Tangenti: chiuse le indagini per l'ex assessore Stati

TERAMO – Il pm della procura di Avezzano Roberto Savelli ha disposto l’avviso di chiusura indagini per l’ex assessore di centrodestra alla protezione Civile abruzzese Daniela Stati e di altri 4 indagati, tra cui il padre della Stati Ezio e il convivente della Stati, Marco Buzzelli. Il Gup avezzanese Taviano aveva chiesto nello scorso dicembre al Pm di riformulare il capo di imputazione, fermo restando il reato di corruzione per i due Stati, il Buzzelli, Vincenzo Angeloni e Sabatino Stornelli, all’epoca dei fatti amministratore delegato di Selex Se.Ma., nonché presidente della società di calcio di C2 Valle del Giovenco. I fatti si riferiscono al 2009, l’assessore Stati fu arrestata insieme al padre e al convivente all’inizio del 2010. Le indagini rivelarono che la Stati avrebbe fatto pressioni sul presidente della Regione, Gianni Chiodi, per modificare una ordinanza della Presidenza del Consiglio per far rientrare la società regionale Abruzzo Engineering – partecipata dal socio privato Selex – tra quelle qualificate per le pratiche della ricostruzione del post sisma dell’Aquila. La Stati è indagata nella stessa inchiesta anche per aver fatto ulteriori pressioni, sempre a favore della Selex, per l’affidamento diretto di fondi da parte della Regione accedendo ai finanziamenti Por e Fers per investimenti nel settore monitoraggio e prevenzione dei rischi sismici. In cambio di queste pressioni la Stati e il convivente avrebbero ottenuto diamanti dal valore di 15 mila euro, tv al plasma, auto e contratti di lavoro fittizi per lo stesso Buzzelli. La Stati, passata nel tempo da Forza Italia a Fli, si è candidata alle regionali del prossimo 25 maggio con una lista civica di supporto al candidato del centrosinistra, Luciano D’Alfonso.